Morbo di Dupuytren

Chirurgia della Mano

Che cos’è il MORBO DI DUPUYTREN?

Il morbo di Dupuytren è una malattia che causa la flessione forzata delle dita della mano sul palmo. La mano si presenta con una o più dita contratte da corde fibrose retraenti presenti a livello sottocutaneo nel palmo della mano. Colpisce prevalentemente i maschi dopo i 50 anni, è più frequente nelle popolazioni scandinave mentre è rara fra asiatici e africani. Il morbo di Dupuytren è classificato come fibromatosi e può essere associato alla fibromatosi plantare del piede (M. di Ledderhose) o alla fibromatosi peniena (M. di La Peyronie).

 

Che cosa caratterizza e a cosa è dovuto il MORBO DI DUPUYTREN?

La malattia o morbo di Dupuytren è caratterizzata da un ispessimento delle fibre longitudinali dell’aponeurosi (fascia) palmare che forma dei cordoni retraenti che causano una flessione forzata delle dita. L’aponeurosi palmare è una fascia fibrosa dalla forma triangolare presente nel palmo della mano che ricopre i tendini flessori e i muscoli.
Le cause non sono conosciute, fra i fattori di rischio vanno ricordati:

  • diabete
  • fumo
  • alcolismo
  • terapia antiepilettica
  • traumi al polso

Il sesso maschile è colpito più frequentemente, nei giovani ha un evoluzione più grave e recidivante. È solitamente bilaterale senza prevalenza di lato. Il morbo di Dupuytren ha solitamente un evoluzione lenta e non dolorosa, all’inizio si presenta con piccoli noduli (soprattutto in sede palmare al livello del quarto-quinto raggio) che pian piano formeranno delle corde retraenti che andranno a inserirsi a livello delle dita provocandone la retrazione.

Come si effettua la diagnosi?

La diagnosi è prettamente clinica e si effettua con una visita. Accertamenti diagnostici quali ecografia ed rx vengono effettuati in presenza di copatologie o per ottenere la diagnosi differenziale rispetto ad altre patologie.

Qual è la terapia?

La terapia può essere medica, con utilizzo di infiltrazioni delle corde retraenti con collagenasi batterica per “sciogliere” le corde fibrose oppure chirurgica, consistente nella rimozione selettiva delle corde fibrose.
In caso di terapia medica i tempi di recupero sono molto veloci e l’intervento viene effettuato con una prima seduta ambulatoriale per l’infiltrazione della corda con la collagenasi batterica e con una seconda seduta 24-48 h dopo l’infiltrazione, per procedere alla rottura della corda in anestesia locale.
In caso di terapia chirurgica i tempi di recupero sono più lunghi, intorno alle 2-3 settimane.
La lisi con ago da siringa è da limitare a casi molto ben selezionati per gli alti rischi di lesioni tendinee e vascolonervose.
La vitaminoterapia con vitamina E ad alte dosi purtroppo non ha sin qui offerto i risultati sperati.
Per poter decidere la terapia più idonea è indispensabile un’ accurata visita del paziente.

Qual è l’ evoluzione della patologia?

Purtroppo è una malattia che, seppur lentamente, è destinata ad evolvere creando una chiusura delle dita sul palmo della mano. Nei casi di evoluzione molto lenta porta comunque a lungo andare ad anchilosi delle dita limitandone l’estensione e la mobilità.

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Dott. Lorenzo Calì Cassi